
L'aluatta nera (Alouatta caraya), nota anche come scimmia urlatrice nera, è un primate del Nuovo Mondo diffuso nelle foreste subtropicali e tropicali del Sud America. È particolarmente conosciuta per il suo dimorfismo sessuale cromatico marcato, con i maschi che sono quasi interamente neri e le femmine di colore giallo-ocra o dorato, e per i suoi potenti richiami che possono essere uditi a diversi chilometri di distanza.
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Primates
Famiglia: Atelidae
Genere: Alouatta
Specie: Alouatta caraya
Gruppo: Scimmie urlatrici
Nome Scientifico: Alouatta caraya
Nome Comune: Aluatta nera
Nomi Alternativi: Scimmia urlatrice nera, Aluatta del Paraguay
Durata Media Vita: 15-20 anni in natura; fino a 25-30 anni in cattività.
Tappe Principali: Nascita, infanzia, giovinezza, età adulta (con maturità sessuale e dispersione dei giovani maschi), senescenza.
Metamorfosi: Nessuna
Struttura Corporea: Corpo robusto e compatto con arti forti. La coda è prensile, più lunga del corpo, e nuda nella parte inferiore dell'estremità.
Colore: Forte dimorfismo sessuale: i maschi sono di un nero lucido intenso su tutto il corpo; le femmine sono giallo-brunastre o giallo-dorate, con un viso più scuro. I giovani nascono con una colorazione chiara, che si scurisce nei maschi con l'età.
Rivestimento: Pelo denso e lungo, specialmente sul mantello dorsale.
Distintivi: Spiccato dimorfismo sessuale nel colore della pelliccia., L'osso ioide ingrandito e la grande laringe nei maschi, che permettono i loro urli potenti., Coda prensile robusta, utilizzata per la locomozione e il supporto.
Lunghezza: 40-65 cm (corpo e testa)
Altezza: Fino a 1.2-1.5 m (con la coda che può misurare 50-70 cm)
Peso: 6-9 kg (maschi); 4-7 kg (femmine)
Metabolismo: Basso, adattato a una dieta a basso contenuto energetico (foglie) e a uno stile di vita meno attivo rispetto ad altri primati.
Sistema Digerente: Sistema digestivo specializzato con un intestino lungo per la fermentazione e l'assimilazione delle fibre vegetali.
Sistema Respiratorio: Strutture anatomiche uniche (osso ioide e laringe modificati) che consentono la produzione di vocalizzazioni ad alta intensità e bassa frequenza.
Sistema Circolatorio: Adattato per supportare la fisiologia generale e le occasionali esigenze di attività fisica arboricola.
Sistema Nervoso: Sviluppato per la coordinazione nei movimenti arboricoli e per la complessa comunicazione vocale e sociale.
Tipi: Foreste a galleria (lungo i corsi d'acqua), Foreste decidue stagionali, Foreste secche del Chaco, Aree boschive e frammenti di foresta
Adattamenti Fisici: Corpo robusto e forte, coda prensile lunga e muscolosa per il movimento arboricolo. Osso ioide ingrandito che funge da cassa di risonanza per le vocalizzazioni.
Adattamenti Comportamentali: Prevalentemente arboricola, con movimenti lenti e cauti per conservare energia. Vita sociale di gruppo per difesa e riproduzione.
Lunghezza: 40-65 cm (corpo e testa)
Altezza: Fino a 1.2-1.5 m (con la coda che può misurare 50-70 cm)
Peso: 6-9 kg (maschi); 4-7 kg (femmine)
Abitudini: Diurno, Arboricolo, Sociale
Socialità: Vive in gruppi sociali di 4-15 individui (media 7-8), tipicamente un maschio dominante, diverse femmine e i loro piccoli. La struttura sociale è generalmente stabile.
Comunicazione: Emette urli potenti e gutturali, particolarmente all'alba e al tramonto. Questi urli servono per delimitare il territorio, segnalare la posizione del gruppo e ridurre gli scontri fisici con altri gruppi. Utilizza anche segnali visivi e posturali.
Migrazione: Non migratore; i gruppi rimangono stanziali all'interno di un territorio definito, spostandosi per foraggiare.
Territorialità: Molto territoriale; i maschi dominanti sono i principali responsabili della difesa del territorio attraverso le vocalizzazioni. Gli scontri fisici diretti sono rari.
Strategie di Difesa: Principalmente le vocalizzazioni per scoraggiare i predatori o i gruppi rivali. Possono anche arrampicarsi più in alto sugli alberi o scuotere i rami.
Modalità: Viviparo
Corteggiamento: Include vocalizzazioni e interazioni sociali; le femmine segnalano la ricettività.
Stagione Riproduttiva: La riproduzione può avvenire durante tutto l'anno, ma spesso si concentra nei periodi di maggiore disponibilità di cibo.
Durata Gestazione: Circa 180-190 giorni (circa 6-6.5 mesi).
Numero Prole: 1 cucciolo per parto.
Sviluppo Giovani: I cuccioli sono accuditi dalla madre per un periodo prolungato (fino a 12-18 mesi) e raggiungono l'indipendenza e la maturità sessuale tra i 3 e i 4 anni (femmine) e 5-6 anni (maschi).
Cure Parentali: La madre è la principale responsabile delle cure parentali; i maschi non partecipano direttamente, ma la presenza del gruppo offre protezione.
Tipo: Folivoro-frugivoro
Alimenti Preferiti: Foglie (spesso giovani e tenere, ma anche mature), Frutta (una componente significativa della dieta, soprattutto quando disponibile), Fiori, Germogli
Tecniche di Caccia: Non cacciano; si nutrono direttamente dalle piante, utilizzando la coda prensile per equilibrio e raccolta.
Predatori Naturali: Giaguari, Pume, Ocelot, Grandi uccelli rapaci (come l'aquila arpia, che preda i giovani), Grandi serpenti (es. boa)
Nutrienti Principali: Fibre (fondamentali per la digestione), Proteine (da foglie giovani), Carboidrati (da frutta matura e fiori), Vitamine e minerali essenziali.
Alimenti Consigliati: Ampia varietà di foglie tenere e mature di alberi forestali., Frutti maturi (es. fichi, manghi, bacche) quando disponibili., Fiori e germogli.
Alimenti da Evitare: N/A
Domesticazione: Non addomesticata.
Impatto Culturale: Le sue urla sono un suono iconico delle foreste sudamericane. In alcune culture locali, può essere vista come un simbolo della natura selvaggia e della forza della foresta.
Mitologie & Leggende: Pochissime leggende o miti specifici; le sue vocalizzazioni possono essere interpretate come segnali ambientali.
Usi Tradizionali: Occasionalmente cacciata per la carne dalle comunità rurali per sussistenza.
Animale da Compagnia: No, non è adatta come animale da compagnia a causa delle sue esigenze complesse, del suo habitat e delle sue potenti vocalizzazioni.
Animale da Lavoro: No.
Sfruttamento: Sfruttamento diretto limitato, ma la distruzione dell'habitat e le malattie rappresentano le principali minacce.
Uso Principale: N/A
Addestrabilità: N/A
Record: Il suo urlo è tra i più potenti del regno animale terrestre, udibile fino a 4-5 km di distanza, ed è generato da un osso ioide particolarmente ingrandito.
Citazioni Pop Culture: Frequente in documentari sulla natura e sulla fauna selvatica del Sud America., Il suo urlo è spesso utilizzato come effetto sonoro per evocare l'ambiente della giungla in film, videogiochi e parchi a tema.
Aneddoti Storici: Molti esploratori e coloni hanno descritto le loro prime esperienze con gli impressionanti 'concerti' delle aluatte all'alba, scambiandole a volte per altri animali o fenomeni naturali.
Stato IUCN: Near Threatened (NT)
Citazioni Cities: Appendice II
Minacce: Perdita e frammentazione dell'habitat a causa dell'espansione agricola (soia, allevamento), incendi e sviluppo urbano. ,Caccia illegale per la carne ('bushmeat') in alcune aree. ,Malattie, in particolare la febbre gialla, alla quale sono molto suscettibili e che può decimare le popolazioni.
Iniziative di Conservazione: Protezione delle aree forestali, programmi di riforestazione e creazione di corridoi ecologici, educazione ambientale per le comunità locali, monitoraggio delle popolazioni e programmi di vaccinazione (dove applicabile) contro la febbre gialla.
Popolazione Stimata: Sebbene classificata come 'Preoccupazione Minore' per la sua ampia distribuzione, le popolazioni sono in declino in molte aree a causa delle minacce antropiche e delle epidemie di febbre gialla.
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