
L'Allonautilus scrobiculatus, comunemente noto come Nautilo peloso o Nautilo crostoso, è una delle specie più rare e meno studiate di cefalopodi viventi, considerata un 'fossile vivente' al pari delle altre specie di nautili. Si distingue nettamente dal genere Nautilus per la presenza di uno strato di periostraco spesso e setoloso sulla superficie del guscio, che gli conferisce un aspetto 'peloso' o 'crostoso' e lo fa sembrare sporco. Questo guscio è anche caratterizzato da un ombelico profondo e largo. Scoperto per la prima volta nel 1984, vive nelle acque profonde dell'Oceano Pacifico sudoccidentale, in un areale geografico molto ristretto, emergendo di notte per cacciare crostacei e carogne.
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Mollusca
Classe: Cephalopoda
Ordine: Nautilida
Famiglia: Nautilidae
Genere: Allonautilus
Specie: Allonautilus scrobiculatus
Gruppo: Nautili
Nome Scientifico: Allonautilus scrobiculatus
Nome Comune: Nautilo peloso
Nomi Alternativi: Nautilo crostoso, Fuzzy Nautilus, Scrobiculate Nautilus
Durata Media Vita: Si stima tra i 15 e i 20 anni, rendendolo tra i cefalopodi più longevi. La maturità sessuale viene raggiunta in tarda età, spesso oltre i 10 anni.
Tappe Principali: Uovo, giovanile (nascita diretta), adulto.
Metamorfosi: Non subisce una vera metamorfosi. Lo sviluppo è 'quasi diretto', con i giovani che assomigliano ai genitori fin dalla schiusa, crescendo gradualmente e aggiungendo nuove camere al guscio.
Struttura Corporea: Mollusco cefalopode con un corpo molle racchiuso in un guscio esterno a spirale, planispirale. Il guscio è diviso internamente in camere gas-riempite che regolano la galleggiabilità. L'aspetto più distintivo è la presenza di un periostraco scuro, spesso e fibroso che ricopre gran parte del guscio, dandogli una texture ruvida e un aspetto 'peloso' o 'incrostato'. L'ombelico è profondo e aperto.
Colore: Il guscio sottostante il periostraco è bianco-crema con bande irregolari di colore marrone o rossastro sulla superficie dorsale. Il periostraco stesso è di colore bruno-nerastro, spesso mascherando i disegni del guscio e conferendo all'animale un aspetto scuro e mimetico nel suo ambiente profondo.
Rivestimento: La conchiglia calcarea è ricoperta esternamente da un periostraco spesso e fibroso, che è la caratteristica più distintiva di questa specie. Questo strato può ospitare alghe o altri organismi, contribuendo al suo aspetto 'crostoso'. L'interno del guscio è, come in tutti i nautili, madreperlaceo e iridescente.
Distintivi: Strato fibroso e 'peloso' (periostraco) sul guscio esterno, che gli conferisce un aspetto ruvido., Guscio più piccolo e più globoso rispetto al Nautilus pompilius., Presenza di un ombelico profondo e aperto., Tentacoli numerosi (circa 90) e senza ventose., Estremamente raro e con un areale di distribuzione molto limitato.
Lunghezza: N/A
Altezza: N/A
Peso: N/A
Metabolismo: Lento. Come gli altri nautili, ha un tasso metabolico ridotto, adatto alla vita in acque profonde e fredde, dove l'ossigeno e le risorse alimentari possono essere limitate. Questo influisce sulla sua crescita lenta e sulla lunga vita.
Sistema Digerente: Carnivoro opportunista. Si nutre di crostacei, piccoli pesci e carogne. Possiede un becco corneo forte e una radula per triturare il cibo, che viene poi digerito in un sistema gastrointestinale relativamente semplice ma efficiente per il suo metabolismo.
Sistema Respiratorio: Respira attraverso due paia di branchie (tetrabranchiato), situate nella cavità del mantello. Lo scambio gassoso avviene quando l'acqua ricca di ossigeno viene fatta passare attraverso le branchie. La regolazione della galleggiabilità è fondamentale per la sua vita a diverse profondità.
Sistema Circolatorio: Sistema circolatorio chiuso, caratteristico dei cefalopodi, anche se più primitivo rispetto a quello di polpi e calamari. Il sangue (emolinfa) contiene emocianina per il trasporto dell'ossigeno, conferendogli un colore bluastro.
Sistema Nervoso: Ben sviluppato ma meno complesso di quello di altri cefalopodi. Possiede un cervello racchiuso in una cartilagine craniale e occhi a foro stenopeico che rilevano la luce ma non formano immagini dettagliate. Le sue risposte comportamentali sono guidate da stimoli chimici e tattili.
Tipi: Acque profonde e bentopelagiche in prossimità di barriere coralline e pendii insulari (generalmente 200-500 metri di profondità durante il giorno, fino a 800 metri)., Sale a profondità minori (circa 100-200 metri) durante la notte per nutrirsi., Preferisce ambienti con temperature stabili e ossigeno disciolto, tipici delle acque profonde tropicali.
Adattamenti Fisici: Il guscio camerato, con sifuncolo, permette il controllo della galleggiabilità. La caratteristica più distintiva è il periostraco spesso, fibroso e irto, che copre la superficie esterna del guscio, conferendogli un aspetto 'peloso' o 'crostoso'. Possiede circa 90 tentacoli (cirri) adesivi ma privi di ventose. Gli occhi sono semplici, 'a foro stenopeico'.
Adattamenti Comportamentali: Compie migrazioni verticali giornaliere, salendo di notte per foraggiare e ritirandosi in profondità di giorno per protezione dai predatori e da condizioni di luce e temperatura sfavorevoli. Nuota lentamente utilizzando la propulsione a getto. È un animale schivo e solitario.
Lunghezza: N/A
Altezza: N/A
Peso: N/A
Abitudini: Notturno (per la caccia), Diurno (per il riposo in profondità), Solitario, Bento-pelagico
Socialità: Considerato solitario. Sebbene possa essere trovato in gruppi in aree di abbondanza di cibo o durante la riproduzione, non mostra comportamenti sociali complessi.
Comunicazione: Limitata. Non vi sono evidenze di comunicazione complessa come in altri cefalopodi. La comunicazione, se presente, avverrebbe probabilmente tramite segnali chimici (feromoni) o comportamenti discreti.
Migrazione: Non migratore orizzontale su lunghe distanze. Comporta migrazioni verticali giornaliere tra le profondità diurne (riposo e protezione) e le acque meno profonde notturne (alimentazione).
Territorialità: Non territoriale.
Strategie di Difesa: La principale difesa è la ritrazione completa nel guscio, sigillando l'apertura con il cappuccio coriaceo. L'aspetto 'mimetico' del guscio peloso e la capacità di affondare rapidamente in acque più profonde aggiungono protezione. La propulsione a getto viene usata per rapide fughe, ma non è un nuotatore particolarmente veloce.
Modalità: Sessuale, con sessi separati (dioica). Fecondazione interna, con deposizione di uova singole.
Corteggiamento: Poco documentato. Il maschio trasferisce spermatofori alla femmina utilizzando un tentacolo modificato (lo spadix). Si ritiene che sia un processo discreto, senza elaborati rituali di corteggiamento.
Stagione Riproduttiva: Si presume che la riproduzione sia lenta e continua per gran parte dell'anno, influenzata dalle condizioni ambientali locali come la temperatura e la disponibilità di cibo.
Durata Gestazione: Le uova si sviluppano molto lentamente. La schiusa può richiedere dai 9 ai 12 mesi, o anche più, a seconda delle condizioni ambientali e della temperatura dell'acqua.
Numero Prole: Basso numero di uova (si stima meno di 20 uova all'anno per femmina), ma di grandi dimensioni. Questa caratteristica rende la specie particolarmente vulnerabile al sovrasfruttamento.
Sviluppo Giovani: Sviluppo diretto. I giovani nascono come repliche in miniatura degli adulti (con un piccolo guscio) e sono immediatamente autonomi. Non esiste una fase larvale planctonica, il che limita la dispersione ma può favorire la sopravvivenza dei singoli piccoli in un ambiente specifico.
Cure Parentali: Assenti. Le uova vengono deposte su substrati duri e non ricevono alcuna cura dai genitori.
Tipo: Carnivoro opportunista e saprofago
Alimenti Preferiti: Piccoli crostacei (es. granchi eremiti, gamberetti), Carogne di pesci e altri organismi marini (è un importante spazzino del fondale), Detrito organico.
Tecniche di Caccia: Predazione opportunista. Utilizza i suoi tentacoli adesivi per afferrare il cibo che rileva tramite l'olfatto, spesso su o vicino al fondale. Non è un predatore attivo e veloce, ma piuttosto un cacciatore d'imboscata o un saprofago.
Predatori Naturali: Pesci predatori di acque profonde (es. squali, cernie, tonni di profondità), Granchi (possono predare individui giovani o indeboliti).
Nutrienti Principali: Proteine, Lipidi
Alimenti Consigliati: Piccoli crostacei bentonici (gamberetti, granchi), carogne di pesci e altri organismi marini., In cattività: gamberetti decongelati, piccoli pezzi di pesce bianco.
Alimenti da Evitare: N/A
Domesticazione: Non addomesticato. È virtualmente impossibile da mantenere in cattività a lungo termine a causa delle sue esigenze estreme di pressione, temperatura e qualità dell'acqua.
Impatto Culturale: Raramente visto e meno conosciuto rispetto al Nautilus pompilius, il suo impatto culturale è minore ma significativo nel campo della biologia marina e della conservazione come simbolo della biodiversità rara e minacciata.
Mitologie & Leggende: Non associato a mitologie o leggende specifiche. È più una curiosità scientifica e un oggetto di studio per la sua unicità evolutiva.
Usi Tradizionali: Non ha usi tradizionali documentati. Le sue conchiglie, sebbene uniche, sono meno 'perfette' esteticamente per il commercio rispetto a quelle del Nautilus pompilius a causa del periostraco ruvido.
Animale da Compagnia: No, per le ragioni legate alle sue esigenze ambientali estreme e al suo stato di conservazione.
Animale da Lavoro: No.
Sfruttamento: Principalmente tramite cattura accidentale nella pesca o raccolta per scopi scientifici e da collezione molto rari, data la sua rarità. Il suo valore di mercato è più legato alla sua rarità scientifica che alla bellezza ornamentale del guscio.
Uso Principale: N/A
Addestrabilità: N/A
Record: Considerata una delle specie di cefalopodi viventi più rare e meno comprese. È l'unica specie riconosciuta del genere Allonautilus e si distingue per il suo peculiare periostraco 'peloso'.
Citazioni Pop Culture: Principalmente oggetto di studio in documentari scientifici e articoli di ricerca sulla biodiversità marina e sulle specie relitte. La sua scoperta relativamente recente (1984) ne ha limitato l'ingresso nella cultura popolare.
Aneddoti Storici: Fu descritto scientificamente per la prima volta solo nel 1984 da W. Bruce Saunders, ed è stato osservato nel suo habitat naturale per la prima volta solo nel 2015 dopo anni di ricerca, sottolineando la sua elusività e rarità.
Stato IUCN: Attualmente classificato come 'Endangered' (In Pericolo) dalla IUCN Red List. La sua rarità, la distribuzione limitata e le caratteristiche biologiche lo rendono estremamente vulnerabile.
Citazioni Cities: Come tutte le specie di Nautilus e Allonautilus, è inserito nell'Appendice II della CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione) dal 2017. Ciò significa che il commercio internazionale di esemplari vivi, morti o loro parti (inclusi i gusci) è strettamente regolamentato e richiede permessi.
Minacce: Pesca eccessiva e non regolamentata: Nonostante sia una specie rara, la cattura accidentale (bycatch) o la pesca mirata per il suo guscio (sebbene meno commerciabile del N. pompilius) rappresentano una minaccia significativa. ,Vulnerabilità biologica: Crescita lenta, maturità sessuale tardiva e basso tasso riproduttivo lo rendono molto suscettibile al sovrasfruttamento e lento a recuperare. ,Distribuzione geografica limitata: Il suo areale ristretto lo rende più vulnerabile a eventi localizzati di disturbo o inquinamento. ,Cambiamenti climatici: L'acidificazione degli oceani può compromettere la capacità di formare e mantenere il guscio calcareo, e l'aumento delle temperature minaccia il suo habitat di acque fredde.
Iniziative di Conservazione: Inclusione nella CITES Appendice II. Necessità di ulteriori ricerche per comprendere meglio la sua biologia e l'entità delle popolazioni. Potenziale istituzione di aree marine protette nelle zone di sua presenza. Campagne di sensibilizzazione per scoraggiare il commercio illegale e la raccolta.
Popolazione Stimata: Estremamente rara. Non ci sono stime precise della popolazione, ma si ritiene che sia composta da un numero molto limitato di individui, confinati in un areale ristretto.
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