
La vipera di Russell è una delle specie di vipere più pericolose del sud-est asiatico. È caratterizzata da un corpo robusto e un pattern di colore distintivo, con un veleno estremamente potente e prevalentemente emotossico.
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Famiglia: Viperidae
Genere: Daboia
Specie: Daboia russelii
Gruppo: Serpenti
Nome Scientifico: Daboia russelii
Nome Comune: Vipera di Russell
Nomi Alternativi: Russell's viper, Asian pit viper, Daboia di Russell
Durata Media Vita: 15-20 anni in natura, potenzialmente di più in cattività.
Tappe Principali: Nascita (cucciolo), crescita (giovane), maturità sessuale (adulto).
Metamorfosi: Nessuna
Struttura Corporea: Corpo grosso e compatto, testa triangolare ben distinta dal collo, muso arrotondato e narici grandi.
Colore: Fondo giallo-grigio, marrone-chiaro o marrone-scuro con tre serie longitudinali di macchie ellittiche marroni scure o nere, bordate di bianco o giallo. Le macchie centrali sono più grandi.
Rivestimento: Scaglie dorsali fortemente carenate, circa 27-33 file a metà corpo. Scaglie ventrali larghe e lisce.
Distintivi: Pattern di macchie ellittiche scure uniche, Testa grande e triangolare, Corpo robusto e massiccio, Pupilla verticale ellittica (fenditura)
Lunghezza: 90-150 cm (media 120 cm)
Altezza: Variabile in base alla postura
Peso: Varia notevolmente con la lunghezza e lo stato nutrizionale, ma significativamente più pesante di quanto indicato per le dimensioni
Metabolismo: Ectotermico
Sistema Digerente: Carnivoro, si nutre di vertebrati. Digestione lenta, influenzata dalla temperatura esterna.
Sistema Respiratorio: Polmoni, uno dei quali (il destro) è molto sviluppato e funzionale.
Sistema Circolatorio: Sangue freddo, sistema circolatorio chiuso con cuore a tre camere.
Sistema Nervoso: Ben sviluppato, con elevata sensibilità olfattiva e termica (fossette termorecettrici, sebbene non presenti come nei Crotalidi).
Tipi: Foreste tropicali, Pianure, Aree agricole, Terreni rocciosi, Boscaglia, Prati
Adattamenti Fisici: Corpo massiccio con testa larga e triangolare, pattern a macchie ellittiche scure bordate di nero e bianco/giallo, scaglie carenate.
Adattamenti Comportamentali: Caccia da imboscata, attiva principalmente di notte o nelle prime ore del mattino e al tramonto. Può essere aggressiva se minacciata.
Lunghezza: 90-150 cm (media 120 cm)
Altezza: Variabile in base alla postura
Peso: Varia notevolmente con la lunghezza e lo stato nutrizionale, ma significativamente più pesante di quanto indicato per le dimensioni
Abitudini: Principalmente notturna e crepuscolare (attiva all'alba e al tramonto), Solitaria, Terrestre, Predatrice
Socialità: Solitaria, si incontra con altri individui solo per la riproduzione.
Comunicazione: Principalmente chimica (feromoni), e tramite sibili di minaccia molto forti e distintivi quando si sente minacciata.
Migrazione: Non migratoria, si sposta localmente all'interno del proprio territorio di caccia.
Territorialità: Territoriale, ma non aggressiva se non minacciata. Preferisce evitare il confronto se possibile.
Strategie di Difesa: Se disturbata, assume una posizione a spirale e produce un sibilo molto forte e prolungato. Può attaccare rapidamente se provocata o calpestata.
Modalità: Ovovivipara (non ovipara come erroneamente indicato prima)
Corteggiamento: Il maschio cerca la femmina durante la stagione riproduttiva. Possono esserci combattimenti rituali tra maschi per l'accesso alle femmine.
Stagione Riproduttiva: Variabile a seconda della regione, spesso dopo la stagione delle piogge.
Durata Gestazione: Circa 5-7 mesi (non incubazione di uova, ma sviluppo embrionale interno).
Numero Prole: 20-60 giovani per covata (non uova), con un massimo registrato di 80.
Sviluppo Giovani: I giovani nascono vivi e sono completamente autonomi fin dalla nascita, già dotati di veleno e in grado di cacciare.
Cure Parentali: Assenti
Tipo: Carnivoro
Alimenti Preferiti: Roditori (ratti, topi), Uccelli (specialmente giovani o a terra), Lucertole, Anfibi, Piccoli mammiferi
Tecniche di Caccia: Predazione rapida con imboscata. Il veleno agisce rapidamente per sottomettere la preda.
Predatori Naturali: Uccelli rapaci (aquile, falchi serpenti), Altri serpenti ofiofagi (es. King Cobra), Grandi mammiferi carnivori (es. mangusta)
Nutrienti Principali: Proteine, Grassi, Minerali (es. calcio, fosforo), Vitamine (specialmente D3 e A)
Alimenti Consigliati: Roditori interi (topi, ratti), Uccelli (pulcini, quaglie), Anfibi (raramente, ma possono far parte della dieta in natura)
Alimenti da Evitare: N/A
Domesticazione: Non domesticato
Impatto Culturale: Considerata una delle specie di serpenti più pericolose e responsabili di un alto numero di morsi e decessi umani in Asia.
Mitologie & Leggende: Spesso presente nel folklore locale come simbolo di pericolo o morte, occasionalmente associata a divinità o spiriti maligni a causa della sua letalità.
Usi Tradizionali: Il veleno è stato studiato per potenziali usi farmaceutici, ma l'uso diretto nella medicina tradizionale è meno diffuso che per altre specie.
Animale da Compagnia: Mai tenuta come animale da compagnia a causa della sua pericolosità e della legislazione.
Animale da Lavoro: No
Sfruttamento: Principalmente per la produzione di antiveleno e, in misura minore, per la pelle o il commercio illegale.
Uso Principale: N/A
Addestrabilità: N/A
Record: Detiene il record di serpente con il più alto numero di morsi letali annuali in alcune regioni dell'India.
Citazioni Pop Culture:
Aneddoti Storici: La sua aggressività e il veleno potente l'hanno resa protagonista di numerosi studi tossicologici e clinici.
Stato IUCN: Least Concern (Basso rischio) - Popolazione globalmente stabile, ma localmente minacciata.
Citazioni Cities: Non elencato (Non inclusa negli Appendici CITES, il che significa che il commercio internazionale non è strettamente regolamentato a livello CITES).
Minacce: Perdita e frammentazione dell'habitat a causa dell'espansione agricola e urbanizzazione. ,Uccisione diretta da parte dell'uomo per paura o commercio illegale. ,Rischio di collisioni stradali. ,Sovra-raccolta per il veleno e la medicina tradizionale (sebbene meno comune per questa specie).
Iniziative di Conservazione: Protezione dell'habitat in aree naturali protette, educazione pubblica per ridurre i conflitti uomo-serpente, sviluppo di antiveleni efficaci.
Popolazione Stimata: Stabile nella maggior parte del suo areale, ma in declino in alcune aree a causa delle minacce antropiche.
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