
La Vipera di Orsini (Vipera ursinii) è una delle vipere di minori dimensioni in Europa e l'unica vipera europea classificata come 'Vulnerabile' dall'IUCN. A differenza di altre vipere, ha un aspetto meno imponente e un veleno relativamente meno potente per l'uomo, sebbene sia comunque clinicamente significativo. È una specie di pianura e di montagna, adattata agli habitat aperti.
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Famiglia: Viperidae
Genere: Vipera
Specie: Vipera ursinii
Gruppo: Serpenti
Nome Scientifico: Vipera ursinii
Nome Comune: Vipera di Orsini
Nomi Alternativi: Ursini's viper, Meadow viper
Durata Media Vita: 8-12 anni in natura, fino a 15 anni in cattività.
Tappe Principali: Nascita, maturità sessuale (raggiunta a 3-5 anni), riproduzione, senescenza.
Metamorfosi: Nessuna.
Struttura Corporea: Corpo snello e compatto, con una testa relativamente piccola e poco distinta dal collo rispetto ad altre vipere. Muso arrotondato e placche cefaliche grandi. Le pupille sono verticali.
Colore: Generalmente grigio, bruno-giallastro o olivastro con un caratteristico disegno dorsale a zig-zag o a macchie scure (marrone scuro o nero) che sono spesso frammentate o meno contrastate rispetto a Vipera berus. Il ventre è solitamente grigio scuro o nero con chiazze chiare.
Rivestimento: Scaglie dorsali carenate, che conferiscono un aspetto ruvido. La scaglia rostrale non è rialzata come in Vipera berus.
Distintivi: Dimensioni notevolmente più piccole rispetto ad altre vipere europee., Disegno dorsale a zig-zag spesso frammentato o meno definito., Testa relativamente piccola e meno distinta dal collo., Habitat preferenziale di praterie e pascoli montani., Pupille verticali.
Lunghezza: N/A
Altezza: N/A
Peso: N/A
Metabolismo: Ectotermico, la termoregolazione avviene tramite basking e rifugiarsi.
Sistema Digerente: Carnivoro, con una dieta più orientata agli invertebrati rispetto ad altre vipere. La digestione è dipendente dalla temperatura corporea.
Sistema Respiratorio: Polmoni.
Sistema Circolatorio: Sangue freddo.
Sistema Nervoso: Adattato per la caccia all'agguato di piccole prede. Sensibile alle vibrazioni del terreno e all'olfatto (tramite organo di Jacobson) per la localizzazione delle prede.
Tipi: Praterie secche e aperte (steppe), Pascoli montani e alpini, Brughiere, Margini di foreste (raramente all'interno di boschi densi), Terreni sassosi con vegetazione bassa
Adattamenti Fisici: Le piccole dimensioni e la colorazione mimetica (spesso grigio-bruno con un disegno dorsale poco contrastato) la aiutano a nascondersi efficacemente tra l'erba alta e le rocce del suo habitat aperto.
Adattamenti Comportamentali: È molto schiva e tende a fuggire o a rimanere immobile e mimetizzata se disturbata. È abile nel muoversi tra la vegetazione densa e si riscalda al sole in punti esposti per termoregolazione.
Lunghezza: N/A
Altezza: N/A
Peso: N/A
Abitudini: Diurno, Terricola, Predatore solitario
Socialità: Solitaria, si aggrega solo per l'ibernazione o l'accoppiamento. Molto schiva nei confronti dell'uomo.
Comunicazione: Comunicazione limitata a suoni sibilanti e posture difensive quando si sente minacciata. Tende a rimanere immobile e camuffata piuttosto che fuggire aggressivamente.
Migrazione: Non migratoria su lunghe distanze. Gli spostamenti sono principalmente locali, tra i siti di foraggiamento estivi e le tane di ibernazione invernali.
Territorialità: Non è strettamente territoriale, ma può mostrare competizione per i siti di basking o le risorse alimentari.
Strategie di Difesa: La prima e più comune strategia è il mimetismo e l'immobilità. Se disturbata, può sibilare, appiattire il corpo per sembrare più grande e, come ultima risorsa, mordere. I morsi sono spesso a secco o con minima iniezione di veleno.
Modalità: Ovoviviparo
Corteggiamento: Il maschio ricerca attivamente la femmina dopo l'ibernazione in primavera. Il corteggiamento include il maschio che striscia sul dorso della femmina.
Stagione Riproduttiva: Accoppiamento in primavera (aprile-maggio). Le nascite avvengono in tarda estate/inizio autunno (agosto-settembre).
Durata Gestazione: Le femmine trattengono le uova internamente per circa 3-4 mesi (90-120 giorni), a seconda delle condizioni climatiche.
Numero Prole: La femmina partorisce da 2 a 10 piccoli vivi (generalmente 4-7), avvolti in una sottile membrana da cui si liberano immediatamente.
Sviluppo Giovani: I neonati sono completamente formati e indipendenti alla nascita, lunghi circa 12-16 cm. Sono già dotati di veleno e iniziano a cacciare piccole prede (principalmente insetti) subito dopo la nascita.
Cure Parentali: Assenti.
Tipo: Carnivoro
Alimenti Preferiti: Ortotteri (cavallette, grilli), Lucertole, Piccoli roditori (topi, arvicole - soprattutto per gli adulti), Anfibi (rane, rospi - giovani esemplari)
Tecniche di Caccia: Imboscata. Utilizza il veleno per immobilizzare le prede più grandi. Per gli insetti, la cattura è rapida e senza veleno.
Predatori Naturali: Uccelli rapaci (falchi, corvi, cicogne), Mammiferi carnivori (tassi, volpi, faine), Ricci, Altri serpenti (es. biacco), Uomo (sebbene non siano loro prede naturali)
Nutrienti Principali: Proteine, Grassi, Calcio, Vitamine (derivanti dalla preda intera)
Alimenti Consigliati: Ortotteri vivi (cavallette, grilli di grandi dimensioni), Piccoli roditori (topi neonati o pinky, arvicole) - per gli esemplari più grandi., Lucertole (come integrazione occasionale).
Alimenti da Evitare: N/A
Domesticazione: Non domesticato.
Impatto Culturale: Data la sua rarità e natura schiva, è meno nota e temuta rispetto ad altre vipere più grandi, ma è apprezzata da erpetologi e conservazionisti per la sua unicità e il suo ruolo ecologico.
Mitologie & Leggende: Non ha un ruolo significativo specifico nella mitologia data la sua distribuzione limitata e la sua natura elusiva.
Usi Tradizionali: Non utilizzata tradizionalmente per scopi medici o di altro tipo. È una specie strettamente protetta.
Animale da Compagnia: Assolutamente mai tenuta come animale da compagnia, sia per la sua natura velenosa che per il suo status di specie protetta e in pericolo.
Animale da Lavoro: No.
Sfruttamento: Minacciata dal commercio illegale di animali esotici, sebbene sia molto raro data la difficoltà nel trovarla e allevarla. Nessun altro sfruttamento rilevante (non per pelle o veleno a livello commerciale).
Uso Principale: N/A
Addestrabilità: N/A
Record: È la più piccola vipera d'Europa e l'unica specie di serpente europeo la cui dieta è prevalentemente insettivora (specialmente ortotteri).
Citazioni Pop Culture:
Aneddoti Storici: La sua scoperta e descrizione sono state oggetto di interesse scientifico per la sua unicità e la sua distribuzione frammentata. In Italia, la popolazione abruzzese è una delle più studiate e conservate.
Stato IUCN: Vulnerable (Vulnerabile)
Citazioni Cities: Appendice I
Minacce: Perdita, frammentazione e degrado dell'habitat a causa dell'agricoltura intensiva, dell'urbanizzazione, dello sviluppo turistico (specialmente in montagna) e degli incendi. ,Uccisione deliberata da parte dell'uomo per paura o ignoranza, nonostante sia protetta da leggi nazionali e internazionali. ,Mortalità stradale. ,Uso di pesticidi che riducono le popolazioni di insetti, la sua principale fonte di cibo. ,Cambiamenti climatici che alterano gli habitat montani.
Iniziative di Conservazione: Specie rigorosamente protetta a livello nazionale ed europeo (Allegato II e IV della Direttiva Habitat). Progetti di monitoraggio della popolazione, protezione e ripristino degli habitat critici, programmi di allevamento in cattività e reintroduzione (es. in Francia).
Popolazione Stimata: In declino generalizzato in tutta la sua area di distribuzione, con popolazioni spesso piccole e isolate. Considerata a rischio estinzione in molte regioni d'Europa.
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