
La Tartaruga verde (Chelonia mydas) è una delle più grandi tartarughe marine, distintiva per la colorazione verdastra del suo grasso corporeo, da cui deriva il nome comune. Questa specie è prevalentemente erbivora da adulta e gioca un ruolo ecologico cruciale nel mantenimento della salute delle praterie di fanerogame marine e degli ecosistemi costieri tropicali e subtropicali. La sua testa è relativamente piccola e il carapace è liscio e idrodinamico.
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Reptilia
Ordine: Testudines
Famiglia: Cheloniidae
Genere: Chelonia
Specie: Chelonia mydas
Gruppo: Tartarughe marine
Nome Scientifico: Chelonia mydas
Nome Comune: Tartaruga verde
Nomi Alternativi: Tartaruga franca, Green sea turtle (inglese)
Durata Media Vita: 60-80 anni in natura, con alcune stime che superano i 100 anni.
Tappe Principali: Uovo (nido terrestre), schiusa, fase giovanile pelagica, fase giovanile costiera, adulto. La maturità sessuale viene raggiunta lentamente, tra i 20 e i 50 anni, a seconda della popolazione.
Metamorfosi: Non una metamorfosi nel senso stretto, ma una transizione da una fase giovanile pelagica (carnivora) a una fase adulta costiera (erbivora), con cambiamenti morfologici e dietetici.
Struttura Corporea: Corpo robusto e appiattito dorso-ventralmente, con una testa relativamente piccola e non retrattile. Le pinne anteriori sono lunghe e appuntite. Il piastrone è di colore chiaro.
Colore: Il carapace varia dal verde oliva al marrone scuro, spesso con venature o macchie. Il piastrone è solitamente giallo chiaro o bianco sporco. Il grasso sottocutaneo è verde, da cui il nome.
Rivestimento: Carapace formato da placche ossee coperte da scaglie cornee lisce, non embricate (sovrapposte). Il piastrone è solido.
Distintivi: Carapace ovale e liscio, senza carene longitudinali evidenti., Un solo paio di scudi prefrontali tra gli occhi (a differenza di altre specie con due paia, come la Caretta caretta)., Quattro paia di scudi laterali sul carapace., Grandi pinne anteriori senza artigli visibili nell'adulto (i giovani possono averne uno).
Lunghezza: N/A
Altezza: N/A
Peso: N/A
Metabolismo: Ectotermico, con un metabolismo relativamente lento che consente lunghe immersioni e un'efficace conservazione dell'energia. La temperatura corporea è influenzata dall'ambiente.
Sistema Digerente: Altamente specializzato per una dieta erbivora. Possiede un intestino lungo e complesso e una flora batterica specifica per la digestione di cellulosa e altre fibre vegetali.
Sistema Respiratorio: Polmoni efficienti e adattati per estrarre l'ossigeno durante brevi periodi di emersione e per sostenere apnee prolungate (fino a 5-8 ore in stato di riposo).
Sistema Circolatorio: Sistema circolatorio ottimizzato per la vita acquatica e le immersioni profonde, con la capacità di rallentare il battito cardiaco e ridistribuire il sangue agli organi vitali.
Sistema Nervoso: Eccellente senso dell'orientamento, presumibilmente basato sulla magnetorecezione, fondamentale per le migrazioni transoceaniche. Buona vista subacquea.
Tipi: Acque costiere poco profonde, Barriere coralline, Lagune, Estuari, Baie protette, Praterie di fanerogame marine, Spiagge sabbiose isolate (per la nidificazione)
Adattamenti Fisici: Carapace liscio e basso per un nuoto efficiente, grandi e potenti pinne anteriori per la propulsione, mascelle seghettate (ma non denti) per tagliare la vegetazione marina, ghiandole del sale per espellere il sale in eccesso.
Adattamenti Comportamentali: Lunghe e precise migrazioni tra le aree di foraggiamento (alimentazione) e i siti di nidificazione. Capacità di riposare sul fondale o in crepacci sottomarini. I giovani sono pelagici.
Lunghezza: N/A
Altezza: N/A
Peso: N/A
Abitudini: Principalmente diurno durante il foraggiamento, con periodi di riposo sul fondo marino o sotto la superficie. Le femmine nidificano di notte.
Socialità: Generalmente solitaria, ma può formare aggregazioni nelle aree di foraggiamento ricche o durante la stagione riproduttiva nei siti di accoppiamento.
Comunicazione: Comunicazione limitata, principalmente attraverso segnali visivi (posture) e tattili durante il corteggiamento. Emissioni sonore sono rare.
Migrazione: Compiono alcune delle più lunghe migrazioni tra tutte le specie di tartarughe marine, viaggiando per centinaia o migliaia di chilometri tra le zone di alimentazione e le isole di nidificazione. Le rotte sono ripetitive.
Territorialità: Non territoriale in mare aperto, ma le femmine dimostrano una forte fedeltà al sito di nidificazione (natal homing).
Strategie di Difesa: Il nuoto veloce e le immersioni profonde sono le principali strategie per sfuggire ai predatori. La sua grande dimensione e il carapace duro offrono protezione.
Modalità: Ovipara. La fecondazione è interna e avviene in mare.
Corteggiamento: I maschi competono per le femmine in aree di aggregazione vicino ai siti di nidificazione. L'accoppiamento avviene in superficie.
Stagione Riproduttiva: La nidificazione varia a seconda della regione, generalmente in estate (maggio-settembre nell'emisfero settentrionale, novembre-marzo nell'emisfero meridionale). Le femmine nidificano ogni 2-4 anni.
Durata Gestazione: Il periodo di incubazione delle uova nella sabbia dura circa 45-75 giorni, fortemente dipendente dalla temperatura ambientale (che determina anche il sesso dei nascituri: temperature più alte = femmine).
Numero Prole: Ogni femmina depone da 3 a 7 nidiate per stagione, con 100-200 uova per nidiata. Le uova sono sferiche, dal guscio morbido e bianche.
Sviluppo Giovani: I piccoli (circa 5 cm) emergono dal nido, tipicamente di notte, e si dirigono istintivamente verso il mare. Trascorrono i primi anni di vita in mare aperto (fase 'perduta' o pelagica), nutrendosi di organismi pelagici. Successivamente si spostano verso gli habitat costieri.
Cure Parentali: Assenti. La femmina non partecipa alla cura delle uova o dei piccoli dopo la deposizione.
Tipo: Gli adulti sono quasi esclusivamente erbivori, mentre i giovani sono onnivori/carnivori.
Alimenti Preferiti: Alghe marine (soprattutto alghe rosse e verdi), Fanerogame marine (es. Posidonia oceanica, Zostera, Thalassia)
Tecniche di Caccia: Brucatura lenta e meticolosa della vegetazione marina. Le mascelle seghettate le permettono di tagliare e strappare efficacemente le piante.
Predatori Naturali: Squali (in particolare squalo tigre, squalo leuca, squalo longimanus), Coccodrilli marini (in alcune aree geografiche), Grandi pesci predatori (per gli individui giovani), Uccelli marini, granchi, procioni e altri predatori terrestri (per i nidiacei e le uova)
Nutrienti Principali: Fibre vegetali (cellulosa, emicellulosa), Vitamine (in particolare vitamina A e K presenti nelle alghe e fanerogame), Minerali (calcio, iodio)
Alimenti Consigliati: Alghe marine (diverse specie, preferenza per quelle rosse e verdi), Erbe marine (es. Posidonia, Cymodocea, Thalassia), Soprattutto per i giovani: meduse, crostacei, piccoli pesci
Alimenti da Evitare: N/A
Domesticazione: Non addomesticata e incompatibile con la domesticazione.
Impatto Culturale: Simbolo di longevità, resistenza e saggezza in molte culture marine, specialmente nelle isole del Pacifico e dei Caraibi. Spesso associata alla creazione o al sostegno del mondo nelle leggende.
Mitologie & Leggende: In molte culture indigene, specialmente polinesiane, la tartaruga è un animale sacro, un antenato o un portatore di spiriti. In alcune tradizioni, è vista come una guida o un messaggero.
Usi Tradizionali: Storicamente, la carne di tartaruga verde era molto apprezzata e utilizzata per la 'zuppa di tartaruga'. Le uova erano consumate come fonte di proteine. Il carapace veniva usato per realizzare gioielli e ornamenti (anche se meno della tartaruga embricata). Queste pratiche sono ora largamente proibite o regolamentate.
Animale da Compagnia: No. La detenzione di tartarughe marine è illegale e dannosa per la specie.
Animale da Lavoro: No.
Sfruttamento: Il bracconaggio per carne e uova rimane una minaccia significativa in alcune regioni. La pesca accidentale è un altro grave problema di sfruttamento indiretto.
Uso Principale: N/A
Addestrabilità: N/A
Record: Detiene il record per essere la tartaruga marina più grande con una dieta prevalentemente erbivora. I giovani cambiano dieta drasticamente da onnivori/carnivori a erbivori con l'età.
Citazioni Pop Culture: Alla ricerca di Nemo e Alla ricerca di Dory (i personaggi Crush e Squirtle, sebbene non specificamente tartarughe verdi, sono diventati icone delle tartarughe marine grazie al loro stile di vita rilassato e la loro apparizione in un film di grande successo)., Moana (Oceania) (le tartarughe marine appaiono come simbolo di protezione della natura e saggezza)., Molti documentari sulla natura e programmi educativi.
Aneddoti Storici: Le tartarughe verdi erano così abbondanti in alcune aree che i primi esploratori europei descrivevano le loro spiagge di nidificazione come 'nere di tartarughe'. Erano una fonte di cibo essenziale per le navi in lunghi viaggi, contribuendo al loro declino iniziale.
Stato IUCN: In Pericolo (EN). La popolazione globale ha subito un drastico declino e continua a essere minacciata.
Citazioni Cities: Appendice I. Il commercio internazionale di esemplari vivi, morti o di parti di Chelonia mydas è severamente proibito.
Minacce: Caccia illegale e bracconaggio: storica e attuale per la carne (considerata una prelibatezza in alcune culture), le uova e il carapace (usato per artigianato, sebbene meno della tartaruga embricata). ,Inquinamento marino: ingestione di plastica, entanglement in detriti, esposizione a inquinanti chimici che compromettono la salute e la riproduzione. ,Perdita e degrado degli habitat: distruzione o alterazione delle praterie di fanerogame marine (habitat di foraggiamento) e delle spiagge di nidificazione a causa dello sviluppo costiero, dell'erosione, dell'inquinamento luminoso e dell'attività umana. ,Cambiamento climatico: l'aumento delle temperature globali altera il rapporto sessi dei nascituri (più femmine), minaccia i siti di nidificazione con l'innalzamento del livello del mare e tempeste più intense. ,Pesca accidentale (bycatch): intrappolamento in reti da pesca commerciali (reti da strascico, reti da posta, palangari). ,Disturbo antropico: disturbo delle femmine durante la nidificazione e dei nidiacei durante l'emersione.
Iniziative di Conservazione: Protezione dei siti di nidificazione: monitoraggio dei nidi, pattugliamento delle spiagge, recinzioni per proteggere le uova dai predatori, traslocazione dei nidi a rischio.Aree marine protette (AMP): istituzione e gestione di AMP che includono habitat critici di alimentazione e riproduzione.Regolamentazione della pesca: promozione di attrezzi da pesca selettivi (es. Turtle Excluder Devices - TEDs) e riduzione degli sforzi di pesca in aree sensibili.Campagne di sensibilizzazione: educazione pubblica sui pericoli dell'inquinamento e l'importanza della conservazione delle tartarughe marine.Centri di recupero e riabilitazione: cura degli individui feriti o malati e successivo rilascio in natura.Ricerca scientifica: studi sulla genetica, le rotte migratorie e la demografia delle popolazioni per informare le strategie di conservazione.
Popolazione Stimata: Le stime globali indicano una popolazione in calo. Sebbene ci siano stati alcuni successi localizzati, la tendenza generale è preoccupante. Le stime variano considerevolmente tra le diverse sotto-popolazioni regionali.
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